del capitano Sparazzi
Drammaturgia di Davide Schinaia
con Fabio Magnani
con la collaborazione di Alessia Canducci e Francesco Tonti
Produzione Città Teatro
NOTE
Il capitano Sparazzi racconta la sua avventura, quando agli inizi del ‘900, in un susseguirsi di grandi e spettacolari raid e trasvolate aeree, sorvolando i mari al rombo del motore, a rischio del pericolo e a rotta di collo, nell’azzurro cielo solcato dal suo gas di scarico, trova nel volo il senso della vita e della libertà, conquistando così la pace interiore. Con sintassi spesso casuale e verbi all’infinito, assomigliando talvolta alla poesia sonora di Adriano Spatola, il volo di Sparazzi trascina nella fantasia e nel dinamismo futurista, con abbondanti manciate di fantasiosa ironia.
La vicenda è ispirata al Savoia Verduzio Ansaldo, celebre biplano da ricognizione e bombardamento italiano, sviluppato nella seconda fase della prima guerra mondiale, e alle figure di due famosi piloti degli anni ’20: Guido Keller, che partecipò all’impresa di Fiume con Gabriele d’Annunzio e viene ricordato come una specie di “hippie “ ante-litteram; e ad Arturo Ferrarin, il pilota che portò al termine la trasvolata dall’ Italia alla Cina proprio con un Savoia Verduzio Ansaldo, co-protagonista di questa storia.
In un mondo pervaso dalla guerra, il connubio fra Sparazzi e il suo biplano risveglia i protagonisti dall’obbedienza al sistema militare, per portarli verso la profonda conoscenza di sé e, in definitiva, verso la libertà.
Lo spettacolo ha debuttato nell’estate del 2014 alla Notte Bianca dei bambini a Pesaro.
