The Quantum Performer

Quantum Physics as the Foundation of a New Paradigm for Theatre Theories and Theatre as the Human Specific

The Quantum Performer esplora il possibile dialogo tra fisica quantistica e teoria teatrale, proponendo un cambio di paradigma nella comprensione della performance. A partire da Stanislavskij e dai suoi successori (Grotowski, Barba), l’autore analizza come le intuizioni sul lavoro dell’attore siano radicate nell’episteme del loro tempo.

L’attenzione si sposta quindi sul contesto contemporaneo, in cui la fisica quantistica offre concetti come l’“osservatore che influenza l’osservato”, analoghi alla relazione spettatore-performer. Schinaia ipotizza che la qualità della performance non dipenda solo dalla tecnica attoriale, ma anche dalle aspettative del pubblico, e che la nozione di “collasso della funzione d’onda” possa spiegare l’imprevedibilità scenica.

L’autore intreccia riflessioni su abitudine, coscienza, neuroplasticità e intelligenza artificiale per cercare, attraverso il teatro, ciò che definisce lo specifico umano nell’epoca dei linguaggi computazionali.

The Quantum Performer