La tesi analizza il processo di allestimento teatrale e cinematografico delMahābhārata curato da Peter Brook e Jean Claude Carrière. Partendo da un’analisi del testo epico, affrontata attraverso traduzioni inglesi e contributi saggistici, l’autore ne esplora la struttura formale e contenutistica, sottolineando la dimensione archetipica e universale dei miti in esso contenuti. L’indagine si concentra poi sulla drammaturgia di Carrière, sulla costruzione scenica e sul percorso poetico di Brook, esaminando regia, lavoro degli attori, elementi visivi e sonori, fino alle implicazioni antropologiche del progetto. Segue un’analisi comparativa delle versioni cinematografiche per il grande e piccolo schermo. La tesi si chiude con riflessioni teoriche su testo, adattamento e messa in scena, ipotizzando l’esistenza di un “trans-testo” che permane attraverso le traduzioni, e interrogandosi sulla differenza di natura tra teatro e cinema.

