Riccione Beach

Riccione Beach  – Eterotropie balneari

La spiaggia è uno di quei luoghi fuori dall’ordinario che Michel Foucault definì eterotopie.
La spiaggia di Riccione, per otto mesi all’anno, è un paesaggio di silenzi: uno spazio che sospende le regole dell’ordinario.
Le cose, gli oggetti, le strutture diventano segni fuori dal tempo di momenti passati o a venire.
Ci sono stati e ci saranno bambini, famiglie, giovani in costume a lanciarsi una palla.
Ma ora resta solo la scena vuota, l’attrezzeria custodita nel magazzino di questo teatro a cielo aperto, in cui chi guarda diventa anche attore di una nuova performance: rappresenta sé stesso, osservandosi da fuori.

Svelare la natura di questa eterotopia richiede uno sguardo differente dall’ordinario: l’occhio di un insetto che svela l’apparato surreale nascosto sotto la superficie.
Una fotografia non basta: la grafica interpreta la struttura profonda, ne legge linee e colori, liberando la dimensione intima che ogni oggetto custodisce.

La collezione Riccione Beach raccoglie 10 pagine di questo atlante di eterotopie balneari: spazi reali, tangibili, che aprono varchi verso altrove possibili.
Un invito a collezionare frammenti di un mare interiore, un luogo mentale in cui rifugiarsi ogni volta che il cuore reclama.

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Riccione Beach — Coastal Heterotopias

The beach is one of those extraordinary spaces that Michel Foucault defined as heterotopias.
For eight months a year, Riccione’s beach becomes a landscape of silence: a space that suspends the rules of the ordinary.
Things, objects, structures turn into timeless signs of moments that have passed or are yet to come.
There have been — and there will be — children, families, young people in swimsuits tossing a ball.
But now only the empty stage remains, the props stored in the warehouse of this open-air theatre, where the observer becomes an actor in a new performance: representing themselves, watching themselves from afar.

Revealing the nature of this heterotopia requires a gaze that differs from the ordinary: the eye of an insect that uncovers the surreal apparatus hidden beneath the surface.
A photograph alone is not enough: graphic processing interprets the deeper structure, reading its lines and colours, releasing the intimate dimension each object contains.

The Riccione Beach collection gathers 10 pages from this atlas of coastal heterotopias: real, tangible spaces that open gateways to possible elsewheres.
An invitation to collect fragments of an inner sea, a mental place to retreat whenever the heart demands.